Ago, Filo, Tempo

Mi chiamo Andrea, ho 29 anni e faccio un lavoro particolare.

Sono un sarto di abiti da sposa.

È nato tutto un po’ per caso, un po’ per gioco, ed è proprio per gioco che ho imparato a cucire; mi ha insegnato Nonna Carla da piccolo, con cui passavo i pomeriggi con ago e filo e che mi faceva fare pratica dei diversi punti fatti a mano sulla carta a quadretti, per imparare a farli alla stessa distanza; ero così piccolo che non riuscivo a portare il ditale al dito perché era troppo grande, e ancora oggi, non lo porto mai.

Da quando ho aperto il mio nuovo atelier in piazza Duomo a Voghera, qualcuno si è rivolto a me chiamandomi “il nuovo Valentino” e non posso non ammettere che se da una parte è un motivo di orgoglio, dall’altra essere associato ad una figura così immensa, è un complimento tanto grande che fa un po’ tremare le gambe.

Di sicuro, ho in comune due cose con il signor Valentino: l’amore e la passione per il nostro lavoro e il legame speciale con un colore: per lui il rosso, per me il bianco.

In comune però abbiamo anche una grande fortuna: il nostro lavoro ci da la possibilità e il potere di creare e vivere di bellezza, un privilegio che va coltivato e onorato ogni giorno.

Dostoevskj diceva che la bellezza salverà il mondo, e di questo, ne sono fermamente convinto.

“Quel che colpisce, guardando il lavoro di Andrea, è la sua artigianalità fatta di ago, forbici, spilli e ricami; insomma tutto quello che ha reso unico il Made in Italy nel mondo.

E’ facile fare una moda che dura qualche mese e poi muore, ma è molto più difficile creare qualcosa che resti nel tempo”

Mariella Milani